VIAREGGIO. “La notizia circa la costituzione di una cordata di imprese cittadine per l’acquisizione e la gestione delle aree portuali di Viareggio da un lato non ci sorprende affatto, dall’altro suscita in noi una qualche preoccupata considerazione”. Così scrive il direttivo della Federazione di Sinistra di Viareggio, che alle ultime elezioni amministrative ha appoggiato il candidato sindaco del Pd Luca Poletti.

“La nostra preoccupazione non riguarda il diritto da parte di soggetti privati, anche molto importanti, di avanzare proposte, progetti e intenti per l’espansione delle proprie attività: ciò che ci impensierisce è la mancanza, tanto per cambiare, di chiarezza rispetto alle reali intenzioni per il futuro di quelle aree, delle attività varie ivi presenti e – scusateci se è poco – dei lavoratori ad ora impiegati. Manca infatti un preciso e valutabile Piano Industriale di riferimento sul quale poter avviare una seria discussione con tutti i soggetti coinvolti, a partire dal sindacato. In più mancano – questo sì che ci preoccupa molto – una reazione e una risposta da parte delle istituzioni cittadine e delle forze politiche presenti in consiglio comunale.

“Non vorremmo infatti che questa partita, decisiva per la città, si giocasse tutta all’ombra di accordi pre-elettorali, nella più completa e miope indifferenza degli organi istituzionali preposti. Non vorremmo, cioè, che sia il consiglio comunale che l’Autorità Portuale venissero esautorati dei propri compiti e delle proprie prerogative.

“Vorremmo, invece, che se ne discutesse alla luce del sole, che ci fosse dato modo di capire chiaramente scopi e intendimenti per valutarli con obbiettività e rigore. Ma anche per avere forte, in questa vicenda, la voce dell’interesse pubblico e della sua prioritaria importanza; assieme a quella dei lavoratori il cui futuro e i cui diritti dovranno essere fortemente garantiti – a questo proposito esprimiamo la nostra indignazione per l’allontanamento di Massimiliano Bindocci una figura sindacale e umana che avrebbe svolto, certamente, un ruolo centrale nella garanzia dei principi e delle persone.

Foto Versiliatoday
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“Per noi il bene pubblico e il patrimonio comune sono valori dinanzi ai quali vanno stabilite le priorità e gli obbiettivi per una ripresa produttiva di questo come di altri comparti. Siamo sconcertati dal silenzio di alcuni attuali consiglieri e alcuni assessori in carica: vogliamo ricordare loro che anch’essi nel novembre 2013 votarono un documento unitario che stabiliva, a nome del consiglio comunale, i criteri fondamentali ai quali attenersi per il futuro delle aree demaniali e portuali.

“A quel momento di ‘buona politica’ richiamiamo tutti i protagonisti di questa vicenda e concludiamo ponendo due semplici ma significative domande. La questione della Polo Nautico deve rimanere nell’oblio politico e amministrativo ancora per molto? Forse fino a quando gli interessi di alcuni non abbiano definitivamente preso il sopravvento? Oppure il Comune svolgerà con forza la propria parte per garantire il futuro pubblico e unitario dell’area in questione?

“Il fatto che uno degli obbiettivi dichiarati e, pensiamo fondanti della annunciata cordata imprenditoriale, sia la realizzazione dell’approdo turistico nel nord cittadino: è da ritenersi del tutto separato dalla situazione legata alla Centro Congressi e allo stabilimento balneare annesso? Vicenda, peraltro, contraddistinta dall’assoluta e colpevole inadeguatezza dell’attuale giunta e della maggioranza che la sostiene.

“Invitiamo le forze politiche a partecipare al dibattito, risponderci e lavorare con noi per garantire un futuro diverso e più giusto a Viareggio. La città sta affrontando uno dei periodi più difficili della propria storia, sotto importanti e molteplici aspetti. Anche quest’ultimo ‘papocchio’ dimostra chiaramente che i nostri attuali governanti non si dimostrano all’altezza delle sfide presenti e di quelle future”.

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ultimo aggiornamento: 02-10-2015


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